L'APPROCCIO PEDAGOGICO

L'impostazione dei percorsi di primo livello, di quelli rivolti ai figli, di una parte delle consulenze individuali e delle proposte di grande gruppo nei week-end residenziali e negli altri momenti di ritrovo aperti ai soci, è di tipo pedagogico.
 
In questo senso si cerca di proporre ai genitori separati,e/o ai loro figli, contesti nei quali poter essere accompagnati in un percorso personale di crescita e cambiamento, aumento della consapevolezza, integrazione armonica dei diversi aspetti di sé, aumento delle capacità di relazionarsi con se stessi e con gli altri.
genitori separati
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Sono valori fondanti di questa scelta il predisporre e curare spazi e tempi accoglienti, dove cioè le persone si possano sentire ascoltate, non-giudicate, comprese, protette, incoraggiate. Spazi e tempi sono pensati in modo che ciascuno possa esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni, contando sul reciproco supporto, sul contenimento e la protezione del gruppo e dei conduttori; inoltre è curato il rispetto dei tempi e delle modalità di ciascuno. Non vengono proposte soluzioni valide per tutti, anzi, vengono valorizzate la ricerca e le differenze: non esiste quindi un solo modo considerato giusto, valido, efficace per affrontare ed elaborare un percorso di separazione, ma le proposte sono sempre volte all'approfondimento di ipotesi diverse, personalizzate, ricercate attraverso il confronto con se stessi e con gli altri.
Le responsabilità delle scelte sono quindi individuali, ma si cerca di non far sentire sole le persone. A questo fine l'associazione incoraggia attività di “tutoring” da parte dei soci più esperti verso i nuovi arrivati e, per lo stesso motivo, risultano molto importanti le occasioni organizzate per il tempo libero. Grazie a queste, i genitori separati possono vivere in maniera informale momenti sereni e sperimentare la sensazione di poter contare su qualcuno al di fuori della cerchia famigliare o amicale (spesso compromesse dalla separazione o poco empatiche), creando relazioni privilegiate di sottogruppo e nuove amicizie. Un aspetto particolarmente curato è quello dell'elaborazione di nuove identità personali: rimettersi in gioco dopo la separazione significa tornare a chiedersi “chi sono”, “cosa voglio per me” e “cosa non voglio più”, in analogia con i processi di individuazione e di separazione (appunto) tipici dell'età adolescenziale, che si rinnovano grazie all'opportunità offerta dalla nuova situazione personale e famigliare.
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Per questo l'intento dell'associazione è anche quello di incoraggiare le persone a riprogettarsi un futuro nell'autenticità, nonostante le difficoltà, cercando anche nel sostegno del gruppo la forza e le modalità per reagire, resistere, cambiare.
 
Infine, ma in realtà fin dal primo approccio, in associazione sosteniamo il ruolo educativo adulto: la relazione con i figli, di diverse età, deve necessariamente modificarsi a seguito della separazione, ma rimane un caposaldo importante della vita e del compito famigliare e sociale di ciascuno.
 
Essere ancora genitori “sufficientemente buoni”, figure di riferimento che nonostante le difficoltà, rimangono valide per accompagnare i percorsi di crescita dei figli, anche nell'aiutare gli stessi ad elaborare la separazione dei genitori.